Come si intende ampliare il business in maniera così vistosa? Sviluppando i servizi legati alla logistica del fresco e della IV gamma, segmenti in crescita e dai quali chi si occupa della movimentazione dei prodotti ottiene margini superiori e meno noie non dovendo ad esempio sopportare le attese allo scarico nei CeDi; problema irrisolto secondo importanti operatori logistici nonostante l’introduzione dei sistemi informatici per la prenotazione degli slot.
La tabella di marcia di Fisi prevede di raggiungere i 250 milioni di euro di fatturato in un triennio contando sulla crescita della contract logistics, cioè la logistica integrata, la cui domanda è stimata in 7,5 miliardi di euro. A far ritenere possibile il raggiungimento del traguardo è l’estrema frammentazione della logistica e dei trasporti italiani nell’ambito dei quali è tuttavia in corso una vera e propria rivoluzione, con alleanze e acquisizioni che procedono di pari passo alle numerose uscite di scena soprattutto delle piccole imprese di autotrasporto, i cosiddetti padroncini, 90mila circa.
Il guanto della sfida Fisi l’ha lanciato ad aziende di enormi dimensioni, straniere, che già occupano solidissime posizioni, come DHL, Kuehne+Nagel e Stef, quest’ultima specializzata proprio nel segmento della logistica a temperatura controllata dove si è fatta le ossa soprattutto in Francia, crescendo insieme a Carrefour, Auchan e Casino prima di espandersi all’estero.
Dal canto suo Fisi vanta già clienti di tutto rispetto nella Gdo, come Aspiag, Conad, Coop, Despar, Eurospin, Gam e Marr. Tra le industrie alimentari lavora con Barilla, Carlsberg, Coca Cola, Doreca, Garofalo, La Linea Verde e Sisma.