La cooperazione, per saldare il rapporto esistente tra la componente agricola e quella distributiva della filiera, si è detta disponibile a trattare con tutta la grande distribuzione italiana per arrivare alla logica del “prezzo equo” dei prodotti, permettendo ai membri del gruppo di vedere riconosciuto il proprio lavoro.
Le organizzazioni cooperative auspicano una collaborazione tra produzione e grande distribuzione, basata su alcune regole riguardanti, ad esempio, i tempi di pagamento, la garanzia di un prezzo minimo ai produttori, nonché la sperimentazione di progetti economici condivisi per definire tipologia di prodotto, formato, marchio e prezzo finale.