Barbera lancia in Italia l’offerta di una doppia referenza: le arance Bionde e Rosse del gruppo vengono proposte con una separazione tra le arance da tavola, con calibri medio-grandi e ideali da mangiare a spicchi, e quelle da succo, con calibri piccoli e perfette per la spremuta.

Allo scopo, il reparto marketing dell’azienda ha realizzato un’operazione di “naming”: le arance da tavola sono diventate le Gustose Barbera, quelle da spremuta le Succose Barbera. Sono confezionate in reti Girsac dove le bande sono state ridisegnate per essere in linea con i nuovi nomi. Per questa stagione ci si aspetta frutti di dimensioni più piccole a causa del caldo insistente che si è protratto a lungo: 30 gradi ad ottobre, e fino a 28 nella prima metà di novembre.

Tutta la produzione Barbera è improntata alla sostenibilità ambientale, ma è proprio nelle arance che questa vocazione si esprime in tutta la sua forza.

Negli agrumeti Barbera la gestione delle risorse idriche è certificata Global Gap Spring. Un sistema di monitoraggio dei livelli di umidità comunica con un sistema di sub-irrigazione a goccia, consentendo di fornire alle piante il corretto quantitativo di acqua e solo quando necessario, con una riduzione del 30% dei consumi e un risparmio di circa 94 milioni di litri di acqua ogni anno.

Altro sistema, legato alla tradizione ma gestito in modo innovativo, è il ‘pollaio mobile’, un pollaio su ruote che viene spostato nei vari lotti dell’agrumeto e permette alle galline di rasare l’erba e concimare il terreno nel modo più naturale al mondo. Inoltre, l’alimentazione degli impianti produttivi avviene con energia elettrica proveniente da pannelli fotovoltaici.