“Qualità del prodotto, qualità del processo - L’importanza del veterinario nella filiera del Parmigiano Reggiano” è stato questo il tema dell’evento organizzato a Reggio Emilia dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e Aisa-Federchimica, l’associazione che riunisce le imprese operanti nel mercato della salute animale.

Sono stati presentati, tra l’altro, alcuni dati raccolti da Swg con l’obiettivo di verificare l’orientamento degli italiani su temi centrali per la filiera alimentare. Per il 93% degli intervistati i prodotti di origine animale e lattiero caseari made in Italy rappresentano un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, che dovrebbe ricevere ancora maggiore tutela da parte delle Istituzioni. Questo attestato di qualità dei prodotti è legato imprescindibilmente, dal 91% del campione, alla qualità degli allevamenti, responsabili a loro volta di assicurare il benessere animale, un attento monitoraggio del loro stato di salute e una corretta profilassi per evitare l’insorgenza di infezioni e malattie.

Al tempo stesso però gli italiani (quasi 1 su 2) ritengono che ci sia ancora strada da fare per assicurare il benessere negli allevamenti, mentre dimostrano di avere contezza crescente sia del concetto di One Health, che della stretta connessione tra salute animale e umana: per 9 italiani su 10 sono dipendenti l’una dall’altra. Per arrivare poi alla fase propositiva dell’indagine, alti standard di benessere animale risultano essere, secondo gli intervistati, il principale fattore su cui investire per garantire sia la sostenibilità che la competitività a livello internazionale degli allevamenti e dei prodotti italiani, insieme alla trasparenza e ad attività di formazione per gli allevatori e per il personale veterinario.