Il numero due al mondo nella gdo ha accusato nel 2009 un crollo del 74,2% dell’utile netto a 327 milioni di euro, a causa di oneri straordinari pari a 1,07 miliardi. Tali costi, ha spiegato il gruppo francese, sono legati a svalutazioni, soprattutto in Italia, pari a 766 milioni, e il resto a interventi di ristrutturazione. La società non ha fornito stime per il 2010, ma l’obiettivo resta quello di migliorare i margini operativi e risparmiare sui costi, oltre a continuare l’espansione in Cina e in Brasile.