Il gruppo Fileni, realtà in Italia nel settore della produzione di carni avicole, ha deciso di muovere passi importanti per il miglioramento del benessere dei polli che alleva, impegnandosi, anche grazie alla collaborazione con Compassion in World Farming (CIWF), a rispettare i criteri dello European Chicken Commitment per tutta la sua produzione biologica e all’aperto e per il 20% di quella convenzionale.

Lo European Chicken Commitment (ECC) è un insieme di criteri concordati a livello europeo dalle principali Ong che si occupano di benessere animale, al fine di incoraggiare le aziende alimentari a migliorare gli standard di allevamento dei polli da carne. Questa richiesta unificata chiede alle aziende di affrontare, entro al più tardi il 2026, tematiche cruciali per il benessere dei polli, a partire dall’uso di razze a più lento accrescimento, dalla riduzione delle densità di allevamento e dall’impiego di sistemi di stordimento efficaci prima della macellazione.

Il gruppo Fileni è la prima azienda italiana a pubblicare una policy pubblica che include impegni specifici per il benessere dei polli in linea con quelli previsti dall’ECC ed è il primo grande produttore di avicoli a dichiarare pubblicamente la propria disponibilità a collaborare con i propri clienti al fine di sviluppare filiere che siano in linea con i criteri dell’ECC. Nello specifico, infatti, il Gruppo Fileni si è impegnato a raggiungere gli obiettivi elencati di seguito: allevare solo razze a lento accrescimento in tutti gli allevamenti bio e all’aperto entro il 2022; convertire ai criteri dell’ECC – riduzione delle densità, uso di razze con migliori indicatori di benessere animale, migliori standard ambientali, stordimento con gas – il 37% degli animali allevati entro il 2026; disponibilità a collaborare con i clienti interessati per il raggiungimento degli standard ECC in un numero sempre maggiore di allevamenti.

Grazie alla crescente sensibilità dei consumatori, le etichette sui prodotti di origine animale che riportano claim evocativi del benessere animale hanno avuto una grande diffusione nel mercato italiano, ma non sempre sono chiare e talvolta possono essere addirittura fuorvianti per i consumatori. Il claim antibiotic free, ad esempio, non garantisce necessariamente il rispetto di standard migliori analoghi a quelli dell’ECC. Al tempo stesso, nel nostro Paese, manca ancora un sistema di etichettatura secondo il metodo di allevamento che permetta ai consumatori di distinguere facilmente i prodotti che provengono da polli allevati con gli standard più elevati dell’ECC, che rischiano così di confondersi con quelli da allevamenti intensivi convenzionali.

L’impegno del gruppo Fileni a favore del benessere dei polli potrà contribuire anche a migliorare la sostenibilità complessiva dei sistemi alimentari, indirizzandosi verso sistemi più resilienti con una ridotta densità di allevamento in almeno il 20% degli allevamenti convenzionali, cosa che, oltre a migliorare gli standard di benessere dei polli, rappresenta un primo passo avanti per la tutela dell’ambiente e delle persone.