«Il traguardo a cui guardiamo, che trova d’accordo il mondo della distribuzione e l’industria del largo consumo, è quello di avere una normativa funzionale alla salvaguardia dell’intera filiera agroalimentare Made in Italy», dichiara il Presidente di Federdistribuzione, Claudio Gradara, ai margini dell’intesa siglata tra Centromarca, Federalimentare, Ibc – Associazione industrie beni di consumo, Federdistribuzione, ANCC-Coop, ANCD-Conad, insieme ad ADM – Associazione distribuzione moderna, che propone ai legislatori alcune linee guida per il recepimento della Direttiva UE 2019/633 nell’attuale quadro normativo nazionale per contrastare le pratiche sleali e anticoncorrenziali nel mercato italiano.

«La libera concorrenza e il contrasto alle pratiche sleali e a tutte le forme di illegalità sono condizioni inderogabili per le aziende e creano valore dal campo alla tavola, restituendo ai consumatori di oggi, e alle nuove generazioni, un sistema di filiera più equo e sostenibile dal punto di vista etico, ambientale ed economico. Per questa ragione auspichiamo che le proposte che abbiamo indicato siano accolte nel percorso legislativo che porterà al recepimento della Direttiva europea», conclude Gradara.