In relazione all’attività avviata dalla procura di Bologna, l’azienda ha assicurato la propria collaborazione alle indagini sulla produzione di mozzarella blu. In una nota-stampa, Granarolo, “in attesa di ricevere i risultati delle analisi sui campioni del lotto di produzione numero 188 segnalato in Piemonte”, fa sapere che “tale lotto è stato prodotto in data 7 luglio nello stabilimento di Bologna mentre era in corso presso il sito una verifica congiunta di Asl e Nas, nell’ambito della quale sono stati prelevati campioni di prodotto e delle acque utilizzate nella lavorazione. Gli esiti dei suddetti accertamenti - come notificato da entrambe le autorità sanitarie - sono risultati del tutto regolari”. “Nei nostri stabilimenti e nei nostri laboratori non abbiamo mai visto una mozzarella blu - ha dichiarato il direttore generale, Rossella Saoncella - attendiamo fiduciosi i risultati delle analisi in corso sui nuovi campioni raccolti , con la consapevolezza che l’azienda agirà in tutte le sedi più opportune per tutelarsi a fronte dei danni ingenti alla reputazione, determinati da un clima di allarme mediatico paradossale, assolutamente ingiustificato”.