Rispetto alle catene internazionali concorrenti, i distributori di casa nostra si qualificano infatti per una redditività operativa inferiore a causa dei costi superiori, soprattutto di energia e trasporti.
In particolare, se nomi del calibro di Coop o Esselunga scendono di qualche posizione nella classifica, operatori come Pam e Finiper escono addirittura dalla top 250.