I risultati positivi ottenuti da Nestlé confermano il trend di crescita della multinazionale: l’aumento dei volumi, ad esempio, si è attestato sul 4,1% per un giro d’affari di oltre 60 miliardi di franchi svizzeri, malgrado l’incremento dei prezzi delle materie prime.

Vista la riduzione del potere d’acquisto dei compratori, a seguito degli inasprimenti fiscali di alcuni Paesi europei, Nestlé ha deciso di attuare una produzione bipolare: da un lato prodotti “premium”, dall’altro referenze più economiche e accessibili alla maggioranza dei consumatori che rappresentano il 14% del fatturato.

L’azienda ha realizzato anche una nuova strategia di marketing per raggiungere la categoria dei consumatori over-sixty con le loro specifiche richieste alimentari e coloro che consumano cibo halal (principalmente soggetti di religione musulmana).