In crescita il valore medio dei singoli scontrini e il numero degli acquisti per titolare, in particolare per servizi di informatica, elettronica, viaggi e trasporti.
Un comportamento d’acquisto maggiormente orientato alla concretezza che ha lasciato indietro settori come l’abbigliamento (in primis calzature e accessori), l’alimentare, l’alberghiero e le telecomunicazioni.
Le regioni più “spendaccione” risultano il Trentino, il Friuli e il Veneto; le più econome Sardegna, Liguria e Puglia.