Lactalis Italia, con le sue aziende Galbani, Parmalat e Nuova Castelli, ha inquadrato per la prima volta il suo contributo alla crescita e allo sviluppo sostenibile in Italia attraverso lo studio condotto da The European House – Ambrosetti che ha preso come riferimento gli impatti sui 4 capitali: economico, sociale, cognitivo e ambientale.

La presenza del Gruppo nel nostro Paese è cresciuta negli anni grazie all’ingresso di realtà importantissime come Parmalat nel 2011, leader in Italia nel mercato del latte, e di Nuova Castelli nel 2020, punto di riferimento internazionale nella produzione e distribuzione dei formaggi dop italiani.

Lactalis è oggi il primo gruppo industriale attivo nel Paese sia per numero di siti produttivi (30 stabilimenti), sia per capillarità sul territorio (presente in 10 regioni), oltre che la prima realtà nel settore lattiero-caseario per dimensione economica, con 2,3 miliardi di euro di ricavi realizzati in Italia, pari all’11% di tutto il fatturato del comparto.

Parte del successo è dovuto all’ecosistema delle filiere attorno cui ruota il modello Lactalis Italia, che coinvolge 6.370 aziende come fornitori di beni e servizi, localizzate su tutto il territorio nazionale, per un valore complessivo di acquisti pari a 1,6 miliardi di euro nel 2020. Attraverso le proprie catene di fornitura, il Gruppo sostiene in maniera rilevante un importante ecosistema di PMI (che rappresentano il 55% dei fornitori del gruppo), oltre che una molteplicità di settori, tra cui il comparto degli imballaggi e packaging (11% degli acquisti).

Con 641 milioni di euro di acquisti provenienti da 16 Regioni, Lactalis Italia rappresenta il primo acquirente della filiera del latte italiana (1,4 miliardi di litri l’anno), acquistando circa il 12% del valore complessivo della produzione nazionale – e ispirando la fiducia dei propri conferenti, come dimostra il legame di fornitura ultradecennale che lega un allevatore su 6 alle società del Gruppo – ed è il primo produttore italiano di formaggi e formaggi dop con 265mila tonnellate l’anno e di latte alimentare con oltre 700mila tonnellate vendute.

La presenza capillare con le sue aziende in tutta Italia permette a Lactalis di iniettare in tutta la Penisola risorse economiche e umane a favore della crescita e dello sviluppo sostenibile - nell’ultimo quinquennio il Gruppo ha investito oltre 280 milioni di euro, un quarto dei quali in sostenibilità e innovazione – e di avere un impatto occupazionale di primo piano nel comparto e in tutto il settore agroalimentare italiano – è il primo datore di lavoro del settore lattiero-caseario e quarto in tutto l’agroalimentare con un impatto complessivo di 19.030 occupati fra lavoratori diretti (4.950), indiretti e indotto.

Sotto il profilo ambientale, la visione di una sostenibilità integrata lungo tutta la filiera è una delle priorità del gruppo, la cui roadmap programmatica è orientata al raggiungimento degli obiettivi SDGs dell’Agenda 2030. Gli investimenti in R&D (6,1 milioni solo nel 2020) hanno permesso di sviluppare packaging sostenibili che hanno comportato 7.000 tonnellate di plastica in meno in 10 anni; la transizione energetica ha portato a ridurre del -16% l’energia elettrica acquistata e ad aumentare del +41,7% la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili nonché la completa autosufficienza energetica negli stabilimenti simbolo di Corteolona (Galbani) e Collecchio (Parmalat); lo sviluppo di un sistema intermodale ha permesso di ridurre di -12.800 tonnellate di CO2 l’impatto dei trasporti; l’adozione del sistema ClassyFarm garantisce che il 100% dei conferenti di latte rispettino gli animali e il loro benessere.