Il Presidente Ricagno, insieme ai consiglieri, ha considerato come un tempo fosse presente un profondo senso di appartenenza e di orgoglio nei confronti del Consorzio per la Tutela dell’Asti.
“Oggi – ha detto Ricagno – c’è bisogno di ritrovare un rinnovato spirito di squadra che serva a garantire la necessaria continuità al sistema. Un sistema che permette di tutelare il confronto paritario tra industrie e viticoltori e affrontare al meglio le sfide di un mercato sempre più imprevedibile. La situazione attuale – ha detto ancora Ricagno - vede una commercializzazione di 94 milioni di bottiglie della denominazione “Asti”, di cui 21 milioni di Moscato d’Asti docg, derivanti dagli oltre 9800 ettari vitati a uva moscato bianco”.