Dall’inizio del 2011 nessun mese, escluso aprile per l’effetto della Pasqua posticipata, ha registrato variazioni con segno positivo rispetto all’anno passato. Le vendite hanno, infatti, subito un calo complessivo dello 0,7%, riguardante tutti canali distributivi.

A destare le maggiori preoccupazioni sono i settori non food, dal momento che le famiglie italiane tendono a rimandare gli acquisti non indispensabili, concentrandosi soltanto sui prodotti necessari.

Federdistribuzione lancia così un campanello d’allarme per evitare che il calo dei consumi possa diventare un problema consolidato per l’Italia e auspica l’attuazione di misure concrete per ridare slancio al sistema economico nazionale.