Oggi la Commissione Europea ha autorizzato la coltivazione della patata geneticamente modificata Amflora, prodotta dalla multinazionale Basf, per uso industriale e come mangime. Amflora, modificata in modo da avere un maggior contenuto di amido, è stata a lungo al centro di una controversia fra l’Efs che ha dato il suo via libera tecnico e le due autorità sanitarie Emea e Oms. Queste ultime si sono opposte in quanto nel dna della patata in questione è presente un gene marker che conferisce resistenza a un antibiotico importante per la salute umana. Oltre ad Amflora, sono state approvate anche altre tre nuove varietà di mais Ogm destinate all’importazione e alla commercializzazione per l’alimentazione degli animali.