Lotta fra titani nel settore del food, tra l’offensore, Plasmon (gruppo Heinz) e l’offeso, Barilla. Motivo del contendere due pagine pubblicitarie comparse ieri sui maggiori giornali e dirette a mettere a confronto i contenuti di pesticidi e micotossine rispettivamente delle pennette per bambini Plasmon e delle mini penne rigate Barilla, nonché i biscotti per bambini Plasmon e le Macine del Mulino Bianco. Caustica la chiosa finale dello spot lanciato da Plasmon: “Qual è la differenza?”.

Non si ricorda una pubblicità comparativa tanto aggressiva e la decisione che verrà presa nelle sedi opportune farà comunque storia sui limiti del lecito e dell’illecito nel mondo dell’adv.

Immediata la reazione arrivata da Parma: “Barilla prende atto di un’azione grave e sleale, contraria a tutti i principi di un’informazione chiara e corretta e contraria alla sana concorrenza ed etica comportamentale. Tutti i prodotti alimentari sono regolamentati da precise norme internazionali e nazionali che definiscono in modo preciso i necessari livelli di sicurezza alimentare a completa garanzia della salute delle persone. I prodotti destinati a un consumo particolare, come per la fascia di età da 0 a 3 anni, sono soggetti a un regolamento specifico. Plasmon ha comparato prodotti destinati a consumatori differenti, soggetti quindi a normative diverse e specifiche, con l’intento chiaro di fare leva sulla emotività delle mamme con la conseguenza di creare in loro un senso di panico non giustificato e corretto. In particolare nei fatti: nessuno dei prodotti Barilla è rivolto specificatamente ai bambini da 0 a 3 anni; per questo motivo è assolutamente scorretto e ingannevole confrontare pasta per bambini per l’infanzia con pasta che è destinata a uso corrente per tutta la famiglia. Ancora più nello specifico, la comunicazione di Plasmon è da ritenersi illegale per i seguenti motivi: Plasmon ha comparato prodotti che sono destinati a fasce di consumatori differenti e che, di conseguenza, sono  sottoposti  a norme vigenti diverse; i prodotti Plasmon, che sono specificamente destinati all’infanzia, sono sottoposti alla Direttiva 2006/125/CE, che ne  definisce precisamente caratteristiche e limiti; il prodotto Barilla comparato è un prodotto ad uso corrente, destinato a tutta la famiglia ma con esclusione degli infanti da 0 a 3 anni, come tale sottoposto a una legislazione del  tutto differente, rispetto alla quale Barilla rispetta tutti i limiti di legge, fra l’altro per quanto attiene la qualità e la sicurezza. La fiducia che tantissime mamme ci accordano ogni giorno da oltre 130 anni è la diretta dimostrazione che le loro scelte sono fatte con consapevolezza e conoscenza della qualità dei prodotti Barilla. Una pubblicità comparativa scorretta e ingannevole non aiuta a decidere quali prodotti arrivano sulle tavole delle persone, tantomeno una comparativa ingannevole, scorretta ed eticamente biasimevole”.

Come si giustificano gli offensori? Un portavoce di Plasmon, raggiunto dal “Sole 24 Ore” ribadisce che i dati pubblicati sono veri e inconfutabili e che l’intento era appunto di informare le mamme e di metterle in guardia dal somministrare ai loro piccoli alimenti concepiti per gli adulti.

Staremo a vedere.