Eva Alessi responsabile sostenibilità del WWF Italia: "Oggi è una data molto significativa perché segna un traguardo importante anche per il WWF nella salvaguardia della salute pubblica e dell’ambiente. L'obiettivo raggiunto è fondamentale perché riduce – ma non elimina - l'esposizione della parte più vulnerabile della nostra popolazione - i bambini – ad una sostanza di cui sono sempre più evidenti gli effetti avversi. Infatti nel valutare i rischi per i bambini, bisogna considerare oltre alla contaminazione dovuta al contatto diretto del biberon con il latte, anche altri apporti derivanti dalla contaminazione ambientale dovuta all’uso del bisfenolo A come additivo delle plastiche in moltissimi altri oggetti.”
Piccole quantità di BPA possono essere rilasciate dai biberon nel latte nel momento in cui questi contenitori vengono riscaldati a temperature elevate. Studi scientifici dimostrano come fino a 6 mesi di vita il sistema di eliminazione del BPA di un bambino non sia sviluppato come quello di un adulto e raggiunga la stessa capacità dell'adulto solo gradualmente.