La decisione della cooperativa norvegese è arrivata a seguito dei risultati relativi alle importazioni di formaggi esteri nel corso del 2011 che hanno segnato un aumento del 14%.

Le tariffe doganali saranno determinate da una percentuale basata sul prezzo che il formaggio ha nel Paese di provenienza: un cambiamento, dunque, dal processo attuale che prevede un tasso di cambio fisso al kg pari a 27 corone, indipendentemente da prezzo o qualità.

Con l’aumento dei dazi doganali, quindi, i consumatori norvegesi dovranno aspettarsi una quota minore di formaggi esteri disponibili sul mercato nazionale.