«La maggior parte degli americani mangia pasta, ma non molto spesso - ha detto il presidente -. C'è senza dubbio del potenziale per un'espansione negli Stati Uniti». E gli Usa sono da sempre, come è noto, un fondamentale orizzonte per casa Barilla, che ha archiviato l’anno con un giro di affari di 3.916 milioni, di cui un 10% circa dovuto proprio agli States: 365 milioni di vendite, in forte crescita rispetto ai valori di cinque anni fa, piazzati sui 220 milioni.
La linea dei piatti pronti, sulla quale l’azienda sta scommettendo con forza, secondo una filosofia improntata al motto “dalla pasta al pasto”, dopo il lancio, avvenuto in febbraio, ha totalizzato, nei primi 5 mesi, vendite per 4 miliardi di pezzi.
Comunque i buoni vecchi spaghetti e maccheroni, pur con i loro margini risicati, rimangono sempre nel cuore della famiglia Barilla, anche perché si tratta di un cibo buono e conveniente, che in un momento di crisi economica sta registrando trend interessanti in tutta Europa, fino al picco del 3,5% messo a segno in Grecia nel primo trimestre del 2012.