Claire’s, l’insegna americana multispecialista negli accessori per “ragazze” da 3 a 27 anni (moda, cosmetici, occhiali, bigiotteria), entra in Italia con due punti di vendita nuovi di zecca: il primo al Fiordaliso di Rozzano (Milano) e il secondo al Carosello di Carugate (Mi). Ma nel mirino c’è, a breve termine, anche Il Globo di Busnago (Monza-Brianza).

Il piano per l’Italia prevede addirittura 100 nuove boutiques nel nostro Paese, dove partirà anche, il prossimo anno, la piattaforma di e-commerce, ramificata, oltre che nella vendita, nell’informazione sui principali social network.

Clair’s, appena sbarcata in Lussemburgo, precisamente a Esch Sur Alzette, è in piena espansione in tutta Europa, una scommessa difficile date le condizioni congiunturali dell’Occidente. Comunque il gruppo ha toccato, nel nostro continente, l’iperbolica cifra di 1.150 punti di vendita in ben una quindicina di nazioni: in testa Francia e Gran Bretagna. Il tutto per 18.300 lavoratori, che dovrebbero presto aumentare.

Sul piano mondiale la catena, presieduta da Béatrice Lafon, conta 3.071 negozi, di cui un 10% in franchising (l’affiliazione copre soprattutto l’Asia e il Sud America). Possiede anche, in Nord America, l’insegna Icing, rivolta ancora alle ragazze, ma dai 23 anni in poi. Il bouquet di offerta è il medesimo dell’insegna madre, ma con una maggiore accentuazione del concetto di femminilità, veicolato attraverso una rete di 400 mini store.

Claire’s ha messo a segno, nel terzo quarter, una crescita mondiale delle vendite del 2,4% a parità di rete e del 3,2% nella sola Europa. Il giro d’affari, a fine 2011, era di 1,2 miliardi di euro, un dato che, facendo due conti grossolani, vuole dire circa 400.000 euro per negozio. Considerato che la superficie media è di 100 mq, si ottiene una resa di 4.000 euro al metro, dunque non eccezionale: ma bisogna tenere conto di prezzi convenienti, disegnati sui redditi del target di riferimento.