Parte il reset di Mercatone Uno, il tuttologo del non-food fondato nel 1975 dall’imprenditore Romano Cenni: 100 punti di vendita, più di 800 milioni di fatturato autodichiarati sul sito dell’azienda, altre due insegne oltre all’insegna madre, ossia Tre Stelle ed E’ d’Oro.

Come tutti sanno non molto tempo fa Pierlugi Bernasconi ha lasciato le redini di Media World-Saturn Italia a causa, si dice, di un aspro conflitto con la proprietà che avrebbe voluto imporgli drastici tagli del personale.  Ma un manager capace e importante trova sempre una nuova casa, e dunque Cenni gli affidato la poltrona di ad del proprio gruppo.

Ieri,  a margine della presentazione dell’Osservatorio non-food di Gs1 Italy-Indicod Ecr, finalmente il manager ha svelato i suoi piani per l’azienda.

Queste le dichiarazioni rilasciate a Radiocor: "Stiamo eliminando tutta la categoria abbigliamento-sport, dal momento che gli specialisti dello sport imperano. A dicembre-gennaio daremo un taglio pesante a tutta la parte del gioco, diventata anch'essa troppo complessa e tecnologica. Abbiamo alcuni corner in partnership con Blukids, anche quelli verranno ridotti se non addirittura abbandonati", ha dichiarato.

"Stiamo pensando a una proposta - ha aggiunto Bernasconi - molto più concentrata sul mondo della casa. Ad esempio stiamo pensando a un’offerta specifica di televisori, in accordo con altre aziende, più attenta al design e meno alla tecnologia, per rispondere a quel pubblico che lo intende come un oggetto di arredamento da integrare nell'ambiente della casa. Ci concentreremo sugli elettrodomestici di utilizzo domestico, quindi telefonia e digital imaging".

"Non abbiamo nessuna intenzione di imitare Ikea nel settore di arredamento e complementi. Sette-otto mila metri quadrati potrebbero risultare eccessivi per l'offerta come la intendiamo noi. Una taglia media di cinque-sei mila metri dovrebbe essere sufficiente; la dimensione limita nella diffusione geografica in un Paese come l'Italia".