Cambio della guardia ai vertici di Coop. Come da programma (si veda la Notizia del giorno del 18 giugno) Vincenzo Tassinari, 64 anni, lascia la carica di Presidente a Marco Pedroni, reggiano, 54 anni, una carriera interna al movimento Coop fino a ricoprire incarichi importanti sia nella cooperativa, che in Finsoe (la società maggiore azionista di Unipol). "Ci aspettano sfide importanti per rispondere al meglio alla crisi dei consumi e alle difficoltà di tante famiglie - ha sostenuto Pedroni - La scelta che abbiamo fatto è quella di rafforzare la prospettiva unitaria di Coop; ci accingiamo a progettare insieme soluzioni innovative per Coop Italia e per il mercato distributivo italiano".

“Dopo 25 anni si chiude per Coop Italia un ciclo e se ne apre un altro – ha dichiarato Tassinari -. Ritengo opportuno in considerazione anche del principio di transgenerazionalità lasciare a Marco Pedroni e agli altri dirigenti il compito di guidare un nuovo progetto di cambiamento di Coop Italia nell’interesse di tutte le cooperative associate”.

Nuovo è anche il modello di governance approvato dall’Assemblea in sostituzione del precedente modello duale varato nel 2008 che prevedeva un Consiglio di Gestione e un Consiglio di Sorveglianza espressione della proprietà, guidato da Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coop. Il nuovo modello prevede invece per Coop Italia un solo consiglio di amministrazione alla cui guida è stato eletto all’unanimità Marco Pedroni (attuale Presidente di Coop Consumatori Nordest), Vicepresidente Marcello Balestrero (Presidente del Consorzio Nordovest) e Direttore Generale alla Gestione Maura Latini, in precedenza Vicepresidente di Coop Italia.
Varato infine il percorso assembleare per l’Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumatori (Ancc-Coop). Sotto la guida del vicepresidente vicario Enrico Migliavacca verrà costituita una Presidenza con la presenza di tutte le grandi cooperative e avviato un progetto di ridefinizione di Ancc-Coop coordinato e parallelo rispetto a quello di Coop Italia.

Coop che nel 2012 raggiunge la quota di mercato del 18,5% e supera i 13 miliardi di euro di fatturato, conferma la sua leadership nella grande distribuzione organizzata, una leadership ottenuta con 1.470 strutture di vendita e 55.800 addetti.
Il nuovo corso avrebbe dovuto essere, secondo alcuni rumors, quello di lasciare maggiore autonomia alle singole cooperative, anche se le parole di Pedroni sul fatto di „rafforzare la prospettiva unitaria” di Coop sembrano andare in senso opposto. In ogni caso è decisamente troppo presto per le previsioni.