Che Darty volesse disfarsi delle attività italiane e spagnole, afflitte da perdite molto pesanti, lo sapevano tutti, ma nessuno avrebbe potuto immaginare che la catena francese avrebbe trovato tanto presto un compratore. 

Ieri, in un comunicato ufficiale che ha spiazzato tutta la stampa, compresa quella di settore e le agenzie, il presidente Alan Parker ha annunciato di avere raggiunto, tramite Kesa Sourcing Limited, una prima intesa per la cessione a Dps, socio di gruppo Gre. Darty ha rilevato in Dps una partecipazione del 15%, e ha versato, a titolo simbolico, una somma di 3 milioni di euro. L’operazione – che passerà al vaglio dell’Assemblea ordinaria del gruppo e dei sindacati – dovrebbe concludersi in tempi rapidi, ossia entro febbraio 2013.

Dopo una lunga operazione di razionalizzazione i punti di vendita di Darty Italia sono oggi 20 in tutto. Sono state date garanzie sul mantenimento della rete e del personale  che vi lavora.

Dps, di proprietà della famiglia Piccinno è diretta, dal 4 luglio 2011, dall’amministratore delegato Yves Di Benedetto, italo-francese, 53 anni, con una vasta esperienza nel settore, di cui l’ultima in Philips. Il gruppo conta una cinquantina di punti di vendita a insegna Trony e un fatturato che nel 2011 era stimato in 210 milioni di euro. La sede è a Bari e la rete copre parecchie regioni, oltre alla nativa Puglia: Lombardia, Veneto, Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna.

Fa parte di gruppo Gre (Grossisti Riuniti Elettrodomestici), controllato a sua volta da 23 azionisti paritari. Gre possiede oggi 331 punti vendita attivi sul territorio nazionale (attualmente 165 Trony e 166 a insegna Sinergy).