"O Roma o morte" devono essersi detti gli esponenti della gdo, che in un colpo solo hanno messo sul tappeto progetti per un totale di 16 centri commerciali, di cui 8 già approvati. Il tutto in un città, che a detta di alcuni, è già fin troppo satura di grandi superfici e dove gli shopping center totalizzano la ragguardevole cifra di 22 unità.

E non si tratta certo di realizzazioni - prossime venture - modeste: 10.000 mq in via di Valle Aurelia, 38.000 presso Massimina, 14.000 in via Prenestina, altri 19.000 a Selva Candida, tanto per citare.

Secondo quanto scrive l'edizione romana de "La Repubblica" il tutto sta avvenendo sovente in zone carenti di strutture e infrastrutture e sulla base di un piano commerciale che risale ormai a tre anni fa.

Abbastanza sconvolti dalle notizie sono ovviamente i piccoli commercianti e artigiani che, riuniti in Cna e Confesercenti, hanno promosso una manifestazione di protesta per il 21 novembre.

Le autorità, dal canto loro, paiono avere le mani legate, essendo vincolate dal già citato Piano Commerciale 2008. Insomma un bel pasticcio all'italiana. E si ricordano i casi di importanti vie dello shopping, come Tuscolana, Boccea, Libia, già da tempo messe in ginocchio dalla gdo.