Alla fine le voci sulla presenza di Lactalis – il gruppo francese che già controlla Galbani, Locatelli, Invernizzi e Cademartori – dietro al rastrellamento delle azioni Parmalat si sono dimostrate più che fondate e la società è venuta allo scoperto dichiarando di avere in portafoglio l’11,42% del capitale di cui il 4,14% tramite un equity swap, che prevede l’acquisizione di un altro 2,86%. In sostanza Lactalis potrebbe raggiungere facilmente e in tempi brevi il 14,28%.

Per questo pomeriggio è stato indetto il deposito della lista per l’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione.

Sull’altro piatto della bilancia c’è quel 15,3% posseduto dai fondi esteri Zenit, MacKenzie e Skagen e c’è soprattutto una non tanto nascosta ostilità verso la cordata francese. Molti, fra i quali il commissario Enrico Bondi, fanno appello alla tutela dell’italianità di Parmalat. Staremo a vedere.