Il 40% delle PMI italiane cita gli elevati costi associati all’espansione all’estero come la barriera principale all’internazionalizzazione. Ecco il primo dato che emerge dalla ricerca “PMI e spedizioni, come i servizi di corriere espresso possono aiutare la piccola e media imprenditoria italiana ad essere più competitiva all’estero”. Lo studio è stato condotto, su un campione di 600 aziende produttive da Demoskopea per conto di UPS.

Per uscire dall’impasse in cui si trovano, le PMI italiane si auspicano da parte dei politici maggiori incentivazioni (36%), semplificazione della burocrazia (9%) e riduzione della tassazione (12%). La principale preoccupazione risulta in assoluto la capacità di mantenere la qualità del prodotto offerto (47%), seguono la solidità finanziaria della propria azienda (19%) e l’eccessiva burocrazia (12%).

La gestione delle spedizioni è percepita come una criticità. Tra i criteri che guidano la scelta del corriere espresso la garanzia che le merci siano trasportate in sicurezza, la tracciabilità delle spedizioni e un efficiente servizio di assistenza clienti.

Anche se un terzo delle PMI ha già aumentato le spedizioni nel corso dell’ultimo anno, rispetto al futuro prevale un atteggiamento di cauto ottimismo: oltre la metà delle aziende ritiene che la situazione economica nel 2011 rimarrà invariata, ma tra ottimisti e pessimisti vince chi si aspetta un miglioramento dell’economia italiana.

Dalla ricerca emerge che l’uso del corriere espresso può facilitare le PMI in termini di crescita del business, tuttavia il pieno potenziale dei servizi logistici avanzati risulta non essere ancora pienamente capito dagli utilizzatori.