E’il caso del sistema distributivo dei carburanti: la Corte di Giustizia dell’Unione europea si è pronunciata per l’eliminazione dei vincoli, eppure ancora oggi il settore non risulta concorrenziale, come ha sottolineato di recente anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Una tale scelta conservativa ha di fatto impedito la modernizzazione di interi settori economici, con il risultato che i cittadini non possono usufruire di servizi più efficienti e meno costosi.
Ad affermarlo è Ancd Conad che ha presentato ieri a Roma la IX edizione del Rapporto sulla legislazione commerciale.
Al fine di recuperare lo spirito della riforma Bersani, il Rapporto presenta alcune proposte rivolte al legislatore. Proposte che spaziano dall’eliminazione dei vincoli nei nuovi mercati di interesse per la distribuzione commerciale, al contrastare programmazioni che selezionino l’offerta, dalla necessità di una normativa settoriale uniforme in tutto il Paese alla revisione del ruolo e delle funzioni di Comuni e Province. Ma anche proposte per ripristinare le soglie dimensionali dei punti di vendita definite dalla riforma Bersani e semplificare le procedure che autorizzano l’insediamento di medie e grandi strutture della moderna distribuzione. “Raggiungere tali obiettivi – puntualizza Imolesi - permetterebbe al Paese di innovare e migliorare la propria efficienza, condizioni indispensabili anche per la modernizzazione e la crescita del commercio”.
Il tutto mentre in Lombardia il Consiglio ha votato all’unanimità, sempre ieri, una durissima legge che prevede la sospensione delle autorizzazioni alle aperture dei grandi centri commerciali. E la prossima a procedere in questo senso dovrebbe essere la Campania. E il tutto mentre il Governo Letta ha sì slittato ad ottobre l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%, ma ha contestualmente pensato bene di recuperare il mancato flusso silurando il potere di acquisto, la produttività e il reddito di molti cittadini - lavoratori autonomi, commercianti e liberi professionisti –, fra l’altro aumentando di 1 punto l’acconto Irpef, Ires e Irap di novembre.