Sarà pure l’anno ultimo dell’era Ballmer, ma l’uomo che ha ereditato per primo la carica e i compiti di Bill Gates, non ha certo indecisioni sul futuro dell’azienda, tant’è vero che ha aggiunto un tassello fondamentale al mosaico di Microsoft: i telefoni cellulari.

Così è passata di mano Nokia, insieme ai marchi Lumia e Asha, per un valore di 5,44 miliardi di euro, il tutto insieme ai brevetti e al servizio di mappe. I 32.000 dipendenti Nokia, con il closing, previsto per il primo trimestre del 2014, transiteranno sotto la bandiera del colosso di Redmond. Gira addirittura la voce che Stephen Elop, ad di Nokia, sia il successore designato di Steve Ballmer.

''E' un passo nel futuro, vantaggioso per i dipendenti, gli azionisti e i clienti di ambedue le società – ha commentato Ballmer -. Oltre all'innovazione e alla forza nei telefoni, Nokia porta con se' una dimostrata capacità e talento in aree cruciali, quali il design dell'hardware, il management della manifattura e degli approvvigionamenti, le vendite di hardware, il marketing e la distribuzione''.

Se le dimissioni di Ballmer, fissate fra 12 mesi, rimangono un mistero, visto anche che si tratta di un top manager ancora giovane – 57 anni –, quotatissimo e in ottimi rapporti con Gates, meno misteriosi, anzi addirittura palesi, sono i motivi che hanno portato a questo deal. Nokia è da anni vicinissima a Microsoft, essendo di gran lunga il maggiore produttore di cellulari basati su piattaforma Windows.

Del resto i finlandesi hanno perso in parte il proprio smalto, schiacciati come sono tra Apple e Samsung, che ha superato quest’anno la casa della mela. Infine gli smartphone non potevano mancare nell’” offerta” di MS – anche se Nokia continuerà a produrre con proprio marchio – essendo la punta più avanza dell’informatica in mobilità. Insomma un cerchio perfetto, in cui manca soltanto un impulso in grande stile su Surface, il tablet della casa di Redmond, che nei suoi primi mesi di vita non ha avuto, secondo gli osservatori, il successo sperato.