È decollata ieri, 28 marzo, dopo la delibera della Consob del 21 marzo, l’Opa obbligatoria su La Doria. Come riporta Bebeez.it , l’offerta, promossa da Amalfi Holding, sarà condotta a un prezzo di 16,50 euro per azione, per un ammontare non superiore a 103 milioni, portando al delisting del colosso alimentare, quotato al segmento Star di Borsa Italiana.

La transazione riguarda poco più del 21,5% del capitale, dedotto il 78,47% già posseduto da Amalfi, che, in primavera, ha rilevato, sul mercato, ulteriori titoli La Doria.

La controllante, Amalfi holding, posseduta, al 65,1 da Amalfi Invest e dunque, indirettamente, da Investindustrial e al 35% dalla famiglia Ferraioli, si riserva il diritto di acquistare azioni al di fuori dell’offerta, nel rispetto della normativa. L’operazione, salvo proroghe, si concluderà fra un mese, cioè il 28 aprile 2022.

Il tutto risale all’autunno 2021, in seguito alla cessione, da parte della famiglia Ferraioli, del 63,13% di La Doria a un fondo indirettamente gestito da Investindustrial, per un ammontare di 323 milioni di euro.

La Doria, leader delle conserve vegetali (legumi e pomodoro) e nei succhi e bevande a base di frutta, ha chiuso in positivo l’esercizio 2021.

I ricavi consolidati hanno raggiunto 866 milioni di euro, con un +2,1% rispetto agli 848 del 2020 e l’Ebitda si è attestato a 89,6 milioni, in progressione del 7,8 per cento. L’utile di esercizio ha toccato 45,3 milioni di euro.

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