“Vorrei segnalare come sono i giovani e le donne i target più gettonati e primari del franchising. Infatti, sugli oltre 50.000 punti vendita operanti oggi in Italia in franchising, il 26% è gestito da imprenditori da 25 a 35 anni, il 57% da 36 a 45 e sul totale il 38% sono donne”: così Graziano Fiorelli, presidente di Assofranchising e vicepresidente di Confcommercio, durante la presentazione romana che si è tenuta ieri e che ha fornito le ultime cifre del settore.

Sono cifre positive, che parlano di italiani che vogliono trovare occasioni per intraprendere, specie quando, come dice Fiorelli, il sistema economico sembra volere negare loro qualsiasi modo per fare impresa: è il caso dei giovani e delle donne, appunto.

Il rapporto dell’associazione, presentato ieri, spiega che In Italia il settore è vitale anzi in crescita, e lo dimostra, evidenziando nel quinquennio, una serie di segni ‘più’:  + 5,5% il giro d’affari, + 4,6% gli addetti occupati nei punti vendita, + 14,2% il numero di franchisor, sostanzialmente invariato il numero dei punti vendita.

Nel 2013 sono oltre 51.000 i punti vendita franchising in Italia e danno lavoro a più di 187.000 addetti, che contribuiscono a un giro di affari di oltre 23 miliardi di euro.
 
Il  primato dei negozi in franchising spetta alla Lombardia con ben 8.509 punti vendita, seguita da Lazio, 6.208 e Piemonte 4.296; in quarta e quinta posizione rispettivamente Sicilia 4.284, e Campania 4.247.

E’ il settore dei servizi che attira più di tutti gli imprenditori del franchising con i suoi 24.349 punti vendita nel 2013 rappresentando il 47,6% del totale, seguito dal comparto dei negozi di articoli alla persona che nel 2013, rispetto all’anno precedente, si sono arricchiti di 300 punti vendita passando da 12.253 a 12.585.

Per fattturato, anche nel 2013, il comparto “gdo food - alimentari” ha realizzato il dato maggiore pari a 7,322 miliardi di euro, con una quota, sul dato nazionale, del 31,15%, in lieve incremento d’incidenza rispetto al 2012 dell’1,09 per cento.