Unilever esce dal business del tè e passa la mano a Capital Partners. L'operazione ha un valore di 4,5 miliardi di dollari (4 miliardi di euro) e comprende tutta la divisione Ekaterra, cui fanno capo 34 marchi, fra i quali Lipton, Pukka e Tazo, i quali generano un fatturato annuo di 2 miliardi di dollari.

Il perfezionamento è atteso per la seconda metà del prossimo anno, mentre il perimetro della transazione esclude il business del tè Unilever in India, Nepal e Indonesia, nonché gli interessi della multinazionale nella joint venture Pepsi-Lipton per il tè pronto e relative attività di distribuzione.

Spiega Alan Jope, amministratore delegato di Unilever: «L'evoluzione del nostro portafoglio verso segmenti a crescita più elevata è una parte importante della nostra strategia. La decisione di vendere la divisione tè è dunque coerente con un preciso programma».

La britannica Cvc è un’importantissima società di private equity e di consulenza finanziaria, con una rete di 25 uffici in Europa, Asia e Stati Uniti e asset in gestione per un importo di 125 miliardi di dollari.

Unilever ha chiuso il 2020 con un fatturato di 51 miliardi di euro. Nel 2019 il gruppo ha realizzato in Italia 159,21 milioni di euro, secondo i dati Report aziende Consodata.