di Luca Salomone

L’inflazione nel carrello mette le ali alle private label, secondo il diciannovesimo rapporto Iri per Marca by Bolognafiere.

Il ritorno in positivo

Il dato principale, prendendo in considerazione tutti i canali, è che, dopo un 2021 caratterizzato da una contrazione, il 2022 si chiude con il segno più e un fatturato complessivo Mdd pari a 13,1 miliardi di euro, in crescita del 12% e con una quota del 20,9%, in salita di 1,2 punti.

La rincorsa dei prezzi ha comportato, fra l’altro l’inversione di tendenza delle promozioni e dei volumi.

Dopo un timido rialzo della pressione promozionale, osservato nel 2021, il 2022 si è chiuso con un’incidenza delle promo sulle vendite del 22,5% in calo di 2,3 punti rispetto all’anno precedente e, addirittura, di 3,9 punti rispetto all’ante pandemia.

I volumi del largo consumo, dopo avere sostanzialmente ricalcato gli andamenti positivi delle vendite a valore degli ultimi 3 anni, si portano in territorio negativo, segnando una contrazione dello 0,3 per cento.

Crescono anche i volumi

In un simile scenario la Pl, al contrario, sale anche in termini reali, con le quantità che registrano un dato del 2,9%, un incremento trasversale e che riguarda ipermercati, supermercati, superette e discount.

Guardando alle merceologie, migliora il posizionamento competitivo delle Mdd in tutti i reparti e, in particolare, nel fresco e nel pet care dove, oltre a un’elevata crescita a valore, si osserva anche una decisa crescita a volume (rispettivamente +5,7 e +5,9).

L’impennata dei prodotti della Gdo va di pari passo con l’arricchimento dell’offerta, raggiungendo una quota assortimentale del 15,5%, in aumento di 0,5 punti.

Prezzi verso l'alto

Offerta che, nonostante il contesto inflattivo, vede, sempre nel 2022, buone performance anche delle linee specialistiche e ad alto valore aggiunto: il premium sale dell’8,9% a valore e del 2,3% a volume, mentre il funzionale del 14,2% a valore e del 6,6 a volume.

Rallenta, invece, lo sviluppo del bio, che se, a valore, registra un +3,9%, a volume risulta essere l’unico segmento di segno negativo (-1,6).

Il mainstream, il più importante con il 76% del fatturato complessivo delle private label, guida il mercato: 9,8 punti di crescita sui 12 totali derivano, infatti, dalla contribuzione di questi prodotti, a più alta frequenza di acquisto e con scontrini inferiori.

Tuttavia, anche le Mdd hanno avuto una forte salita dei prezzi di vendita: in media nel 2022 l’inflazione di settore è stata del 9,2% con le marche d’insegna in crescita del 9,8 per cento, dunque di più dei marchi di fantasia.