Il volume delle esportazioni di salmone norvegese in Italia continua a far registrare una crescita costante che nell’ultimo decennio si è attestata complessivamente attorno al +188%. Stando a quanto emerge dai dati emanati nel corso dell’annuale seminario sul salmone norvegese organizzato dal Norwegian Seafood Council, l’attenzione degli shopper italiani è sempre più orientata verso questo prodotto ittico e il trend si conferma positivo anche nella prima parte del 2022, con un aumento della frequenza d’acquisto pari al +4,3% e della spesa per acquirente che sale del 5,9%.

Performance positive di consumo si registrano anche nell’out of home, che cresce del 46% spinto in particolare dalla spiccata preferenza per la cucina giapponese e per il sushi.

Gli italiani, profondamente consapevoli e attenti all’origine del prodotto, guardano con favore al salmone norvegese: gli allevamenti, infatti, sono sottoposti a ispezioni regolari e analisi di laboratorio finalizzate al monitoraggio dello stato di salute dei pesci.

Il salmone norvegese allevato può essere consumato crudo, senza bisogno di essere abbattuto, è nutrito con un mangime costituito da pellet a base di oli e proteine di origine vegetali ed è allevato senza l’uso di antibiotici: il prodotto è particolarmente indicato per un regime alimentare sano ed equilibrato grazie alle sue proprietà nutrizionali che fanno del salmone norvegese una referenza povera di grassi saturi, ma ricca di acidi grassi polinsaturi e Omega-3. Notevole, inoltre, è la quantità di vitamine del gruppo A, D e B12.