di Federica Bartoli

Il settore della distribuzione automatica, per cui il nostro Paese è leader a livello internazionale, nel 2023 ha registrato un fatturato di oltre 1,6 miliardi di euro (+2,6% sul 2022) a cui si aggiungono gli oltre 397 milioni di euro del comparto Ocs (Office Coffee Service) per un totale di più di 2 miliardi di euro. L’Italia ha la più ampia rete distributiva alimentare automatica d’Europa con oltre 830mila vending machine installate che, nel 2023, hanno erogato quasi 4 miliardi di consumazioni (3.974.040.247) a cui si sommano 1,1 miliardi in capsule e cialde per un totale di oltre 5 miliardi di consumazioni nell’anno appena concluso. È quanto emerso dai dati dello studio Ipsos per Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, presentati a Venditalia 2024, la più importante fiera internazionale del settore.

Il caffè è il protagonista delle consumazioni italiane ai distributori automatici: nel 2023, infatti, sono stati quasi 2,3 miliardi (+0,27%) quelli bevuti davanti a una vending machine, ben il 57% delle consumazioni totali, in aumento anche tè (+5,7%) e ginseng (+5,2%). Seguono gli snack, che rappresentano il 16% delle consumazioni totali (626.251.484): i preferiti rimangono quelli dolci (+4%) tra cui spiccano le barrette (+12%), i biscotti (+9%) e le merendine (+3%); ma nel 2023 si è riscontrato un aumento significativo anche di quelli salati (+7%) e del confectionery (+26%), complice anche la parziale riapertura delle scuole nei primi mesi del 2023. Tra gli snack salati crescono maggiormente i crackers (+9%) e le patatine (+7%).

A causa di un’estate fresca con frequenti precipitazioni, nel 2023 le bevande fredde registrano un calo del -2,56% in particolare le bevande gasate (-4,09%); mentre la decrescita dell’acqua risulta più contenuta (-1,98%). Per quanto riguarda quest’ultima, come riscontrato negli anni precedenti, la liscia ha un peso più consistente rispetto alla frizzante (70% vs 30%). La sempre più forte attenzione dei consumatori a stili di vita più salutari si rispecchia molto anche nelle scelte al distributore automatico: nonostante un leggero decremento delle bevande alla frutta (-5%) si riscontra la chiara richiesta da parte degli italiani di prodotti con un maggior quantitativo di frutta. Infatti, nella categoria i prodotti che segnano un significativo aumento sono state le bevande con più del 20% di frutta (+19%) e i succhi 100% frutta (+6%).

Il caffè domina anche nel comparto dell’Ocs che sembra dare lievi segnali di ripresa rispetto all’anno precedente (+0,40% consumazioni). Tra le altre bevande in capsule e cialde, il ginseng ha conquistato i consumatori registrando un positivo +6,63%.

«Il settore della distribuzione automatica è una filiera importante del tessuto economico del nostro Paese – commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida – l’Italia, infatti, con i suoi 830mila distributori ha la più ampia catena distributiva alimentare automatica in Europa. Inoltre, le vending machine sono una tecnologia Made in Italy: il 70% delle macchine fabbricate in Italia viene esportato in tutto il mondo. Il vending infine ricopre un’importante funzione sociale: garantire idratazione e ristoro a 25 milioni di italiani nei luoghi che frequentano ogni giorno, uffici e fabbriche, luoghi di transito, scuole, università e ospedali. Ed è proprio ai luoghi pubblici (come stazioni, aeroporti e metropolitane ma anche luoghi di svago), che il settore sta guardando per recuperare le consumazioni perse durante il Covid e non ancora del tutto recuperate.”

In Italia sono quasi 4mila (3.742) le attività del settore, (+1,5% rispetto al 2022), e si concentrano principalmente in Lombardia (478), Puglia (447), Sicilia (396), Campania (380), Lazio (355), Piemonte (266), Veneto e Toscana (219 ciascuno) e l’Emilia-Romagna (202). Il comparto conta un indotto occupazionale di oltre 30mila persone a cui si devono aggiungere le imprese coinvolte in tutta la filiera, come quella dei produttori alimentari e dei fabbricanti di accessori e di tecnologie per le vending machine.