L’anno ha avuto un andamento discontinuo, con una “ripresa” dei consumi nei mesi di giugno, settembre e ottobre i cui effetti positivi sono stati tuttavia frustrati dalla frenata dei fatturati
di novembre (-12%) e di dicembre (-6%), mese tradizionalmente “chiave” per i consumi del settore grazie al Natale e alle tredicesime.
Le macro-tendenze sembrano essere confermate dalla prima rilevazione mensile di Accenture per il 2013: le vendite totali nelle catene aderenti alla AIRES calano del 3,3% rispetto a gennaio 2012, nonostante un incremento medio dei fatturati legati alla telefonia di oltre il 28%.
Secondo l’Istat il calo dei consumi pro capite del 2012 è stato fra il 3,2 ed il 3,3%. Ricordiamo anche le ultime proiezioni per il 2012 fatte da Confcommercio sono state del -6,5% per quanto riguarda la spesa pro capite, record assoluto negativo dal dopoguerra a oggi. Per Confesercenti ci attestiamo a -5% con un livello di spesa delle famiglie uguale a quello del 1982. Per Confindustria il calo dei consumi è del 3,6% in termini assoluti e del 3,2% per le spese delle famiglie, riportando la spesa complessiva ai livelli del 1998.