“Il cibo per cani e gatti è caratterizzato da una domanda polarizzata ai due estremi, su prodotti superpremium e alimenti di primo prezzo. I brand economici, con la rapida espansione delle private label, stanno dimostrando risultati davvero ottimi. Venduti nei supermercati, negli ipermercati e nei discount, stanno meritandosi il consenso dei consumatori, che vogliono ulteriormente ridurre la propria spesa in concomitanza con la crisi”: a dirlo è, in un recentissimo rapporto, la società di ricerche inglese Euromonitor, che ha pubblicato “Pet Care in Italy”.

La recessione globale, prosegue Euromonitor, e il generale arretramento socioeconomico hanno rallentato la corsa all’urbanizzazione e ora, nello Stivale, molte persone si spostano dai centri abitati verso la campagna o l’hinterland. Le case, in questo modo, hanno più spazi esterni e le persone tendono più facilmente a ospitare cani di grossa taglia. E’ un fenomeno sul quale i produttori hanno messo gli occhi, lanciando gamme dedicate a questa tipologia di animali.

I produttori locali hanno reagito in modo ottimale alla crisi e nomi come quelli di Monge, Giuntini, Rinaldo Franco, si sono distinti, secondo Euromonitor, per nuove e incisive azioni di comunicazione che hanno focalizzato fiere, pubbliche relazioni, brand extension e via discorrendo.

Negli ultimi due anni, inoltre, si è notata, in Italia, una certa insistenza sui canali specializzati, anche se ipermercati, supermercati e discount hanno saputo mantenere intatta la propria quota di mercato a colpi di private label.
I petshop però hanno uno straordinario 26% di quota e il grande dettaglio specializzato, sviluppandosi, ha ottenuto un pregevole 8%.

Le previsioni del mercato sono di un mantenimento dell’attuale dinamismo, ma anche di un innalzamento dei prezzi dovuto all’introduzione di molti prodotti funzionali, come per esempio quelli per gli animali anziani. Un elemento di minaccia è invece, dall’altro lato, la riduzione numerica dei pet, con meno cani e gatti nelle case degli italiani.

Secondo Assalco – Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia – il nostro mercato del petfood ha raggiunto nel 2009 ben 1.490,5 milioni di euro per il segmento cane e gatto (+5,9) e 21,13 milioni gli altri animali (+4,6%).