Stando a quanto riporta l’Ismea, che riprende dati Istat, nel periodo gennaio-febbraio 2013 le esportazioni di vini italiani hanno fatto registrare un incremento del 3%, accompagnato da un incremento degli introiti pari al 15%.

L’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare sottolinea come sia ancora presto per parlare di una vera e propria inversione di tendenza, alla luce soprattutto della contrazione che aveva interessato il 2012 (-9% rispetto all’anno precedente).

Il mercato europeo, tuttavia,  sembra in ripresa con un più 4% dell’export a livello Ue, trainato dalla crescita del mercato tedesco (+17%). Il dato rispetto ai mercati extraeuropei è invece meno lineare, con una sostanziale tenuta. Dati contrastanti fanno registrare ad esempio gli Stati Uniti, +9%, e la Svizzera, -11%. Andamento analogo in Asia, con il mercato giapponese in crescita al +4% mentre quello cinese subisce una brusca frenata al -13% (ma +42% rispetto ai valori monetari).

Ismea pone l’attenzione inoltre sulla crescita dei vini sfusi, +6% sullo stesso periodo dell’anno precedente.  In generale il risultato migliore è stato realizzato dai vini Igp con una crescita del 7%. A scalare invece la performance dei marchi Dop (+4%), e quella dei vini comuni, che hanno chiuso il bimestre in crescita del 2%.