Dopo il calo dello 0,3% registrato nel 2009, i consumi sono tornati a crescere con un +2,9% nel primo trimestre 2010.

Secondo le rilevazioni della Cia sulla base dei dati Ismea, il latte ha dunque riconquistato i consumatori italiani che dimostrano di preferirlo fresco, come conferma la flessione dell’1,1% della variante Uht.

Nei primi tre mesi dell’anno il trend è stato comunque positivo per tutto il settore lattiero-caseario, che ha segnato un +1,3%. Crescono infatti gli acquisti di formaggi (+1,1%), in particolare Dop, e di yogurt (+2,2%) mentre registra un ulteriore ribasso il burro con un -1,2%. Positive anche le previsioni per la fine dell’anno, che vedono l’intero comparto segnare una crescita compresa tra l’1,5 e il 2 per cento e, nello specifico, +2,8% per il latte fresco, +3,5% per lo yogurt e +1,5% per i formaggi.

La dinamica degli acquisti appare generalizzata nelle aree geografiche della Penisola, con tassi di crescita più accentuati nel Nord-ovest e nel Nord-est. Tra i canali di acquisto, continua la flessione del dettaglio tradizionale mentre il trend più vivace è quello di discount e libero servizio che rappresentano, rispettivamente, il 7 e il 5,5 per cento della spesa nazionale. Lieve la crescita di super e ipermercati, che si confermano i canali principali con una quota a valore del 75%.