Dopo un 2009 in calo a doppia cifra, nei primi mesi del 2010 le vendite mostrano un segno positivo.

Complice la difficile situazione economica, lo scorso anno le famiglie italiane hanno ridotto gli acquisti di olio di oliva, che hanno registrato un calo del 10,6%. Anche l’extravergine ha chiuso il 2009 in flessione pur restando il segmento privilegiato, scelto nel 93,5% dei casi.

Secondo quanto è emerso dal Monitoraggio annuale effettuato da Assitol, gli unici segmenti a vantare un segno positivo sono stati i prodotti di nicchia quali gli oli biologici (+10%) e il 100% italiano, che però non coprono più del 7% delle vendite complessive.

Qualche segnale incoraggiante arriva dai primi mesi del 2010: ad aprile l’intero comparto (extravergine, oliva, sansa) vede un aumento dello 0,7%, con un +8,2 nel canale gdo. In particolare crescono l’olio a denominazione italiana, seppure su volumi minimi, e l’extravergine di quasi 7 punti, mentre continua il ribasso dell’olio d’oliva (-18,9%) e sansa (-21%).