I risultati dell’indagine biennale condotta da Astra Ricerche per Assolatte parlano chiaro: il latte e i suoi derivati hanno scalzato la pasta dal primo posto sulle tavole degli italiani. I formaggi sono nel menù del 92% della popolazione e il latte in quello dell’85%.

Il primato dei latticini vede in aumento, rispetto al 2006 anche i consumatori di burro (dal 74% al 77%) e di panna (dal 67% al 70%).  I fan dei formaggi sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 34 anni di ceto medio-alto ma anche casalinghe, pensionati e opinion leader.

Il latte spopola al Sud e lo yogurt va forte nella fascia 45-54 anni e al Centro Italia. Il burro, a sorpresa, piace più nel Mezzogiorno, nella fascia d’età 35-44 anni, tra i diplomati, i lavoratori autonomi, i dirigenti e le casalinghe.

A far lievitare il consumo dei prodotti lattiero-caseari si è rivelato determinante l’immaginario collettivo, che associa al latte sensazioni di sana alimentazione (83%), freschezza dissetante (47%) e calma/serenità (39%). Lo yogurt, invece, si connota quale prodotto salutare (53%) e dietetico (49%) mentre i formaggi vengono associati al gusto (55%), alla sazietà (53%) e al godimento (48%).