di Claudia Scorza

Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele promuove e valorizza, fin dalla sua fondazione nel 1961, la conoscenza e la diffusione del Prosciutto di San Daniele Dop, dimostrandosi particolarmente sensibile al tema della formazione degli addetti della grande distribuzione organizzata.

Per questa ragione ha scelto di organizzare dei corsi per oltre 500 operatori del settore con l’obiettivo di comunicare i valori e le caratteristiche del Prosciutto di San Daniele Dop anche al consumatore e, per rendere questo possibile, si rivela indispensabile la collaborazione del personale addetto alla vendita, il quale si pone come anello di congiunzione tra il prodotto e il cliente finale.

L’attività formativa permetterà di trasmettere agli operatori le importanti nozioni sul San Daniele Dop, quali la qualità, i valori nutrizionali e la corretta consumazione. Gli incontri saranno occasione di confronto con gli addetti al banco salumeria dei punti vendita sulle richieste da parte dei consumatori e sulla corretta somministrazione del prodotto. Il Consorzio, infatti, si impegna quotidianamente affinché il consumatore sappia individuare già al banco i segni distintivi che contraddistinguono il Prosciutto di San Daniele Dop: in primis la presenza dello zampino e del marchio impresso a fuoco sulla cotenna.

A questo scopo, in modo particolare, sono state coinvolte le insegne Eataly e Conad e gli associati del gruppo Despar Servizi con un’attività di formazione concentrata nei mesi di ottobre e novembre di quest’anno. In alcuni casi a questa attività saranno affiancati anche dei laboratori rivolti direttamente al consumatore.

Il Prosciutto di San Daniele è un prosciutto crudo stagionato realizzato con solo due ingredienti: cosce di suino italiano selezionate, che provengono dagli oltre 3.000 allevamenti situati nel Centro-Nord Italia, e sale marino, senza l’uso di additivi e conservanti. A questi si aggiunge il particolare microclima che contraddistingue San Daniele del Friuli. Il Prosciutto di San Daniele viene prodotto solo ed esclusivamente nel comune friulano, nei trentuno stabilimenti aderenti al Consorzio. Inoltre, dal 1970 è riconosciuto dallo Stato italiano con la legge n. 507 e dal 1996 come prodotto a Denominazione di Origine Protetta dall’Unione Europea.