di Luca Salomone

Nuovo ingresso nella centrale di acquisto internazionale Eurelec, fondata nel 2016 dal gruppo tedesco Rewe e dai francesi di E. Leclerc. Arriva infatti, come terzo componente, Ahold-Delhaize. Si attende il via libera della Commissione europea, mentre l’alleanza dovrebbe essere operativa dall’inizio del 2024.

Da notare che i tre sono già vicini da tempo, in quanto aderenti a Coopernic, centrale che serve quattro gruppi, dopo l’adesione, operativa da gennaio 2015, di Coop Italia.

Il nuovo socio in cifre

Il nuovo membro di Eurelec è nato nel 2016, anno della fusione fra l’olandese Ahold e il gruppo belga Louis Delhaize. Nel 2022 la conglomerata ha fatturato 87 miliardi di euro, in crescita del 6,9 per cento rispetto al 2021, grazie a 7.569 punti vendita attivi, direttamente o tramite joint venture, in 10 Paesi. Citiamo, oltre a Benelux e Olanda, Romania, Serbia, Repubblica Ceca, Portogallo, Stati Uniti e Indonesia.

In tempi recenti il gruppo, che serve 60 milioni di consumatori all’anno è stato, più o meno velatamente, accusato di dimostrare un olimpico disinteresse nella nota vicenda che ha portato al collasso di Delhaize.

Un fatturato di 216 miliardi

Dal canto suo Rewe e ha un giro d’affari consolidato di 84,8 miliardi di euro e comprende, come insegne di punta, il marchio omonimo, Billa e Penny market. È attivo in quasi tutta l’Europa dove presidia 21 nazioni.

E. Leclerc, invece, è marcatamente francocentrico. In Patria è leader di mercato, a un punto percentuale di distanza da Carrefour.

Opera tuttavia anche in Lussemburgo, Polonia, Spagna, Portogallo e Slovenia, per un totale di 44 miliardi di euro di vendite (al netto dei carburanti) e una rete di 735 punti vendita, 731 drive e 598 associati indipendenti.

Eurelec, in sostanza, abbraccia, sommando i fatturati, un giro d’affari di 216 miliardi di euro e avrà il compito di negoziare con i grandi fornitori internazionali.

Da notare che Ahold-Delhaize fa anche parte di Ams (Associated marketing services) che comprende otto distributori (fra i quali la svizzera Migros e l’inglese Morrisons), centrale che però si incarica specialmente delle trattive con i fornitori di private label.

Lecito porsi, invece, qualche domanda sul futuro di Coopernic.