Giusto per confermare quanto sono importanti gli alimenti freschi per la Gdo, gruppo Colruyt si è comprato un intero panificio industriale, Roelandt group, di cui ha acquisito il 100 per cento del capitale. L’azienda costruirà la nuova divisione Colruyt group fine food bread.

L’acquisita, che oggi ha sede a Lokeren, nelle Fiandre, fondata nel 1946 da Jos Roelandt e giunta alla terza generazione imprenditoriale, dà lavoro a 300 persone. È in grado, utilizzando la propria flotta logistica, di consegnare sette giorni su sette, 24 ore su 24, in tutta l’Europa occidentale.

L’assortimento comprende, oltre al pane, la ‘viennoiserie’ - ossia i prodotti da forno dolci, come brioches, panini al cioccolato o all’uva sultanina -, i piccoli pani speciali per la prima colazione, la pasticceria fine e varie preparazioni, come le torte pronte salate, i sandwich e i tramezzini.

Per lavorazione e conservazione l’offerta è suddivisa in fresco del giorno, fresco precotto e prodotti congelati.

Gruppo Coluyt, guidato dal sessantreenne Jef Colruyt – all’anagrafe Jozef Maria Damiaan, Barone Colruyt - conta oggi 600 punti vendita di proprietà e 580 affiliati in Belgio, naturalmente, in Francia e in Lussemburgo, per un fatturato consolidato di 9,9 miliardi di euro nell’ultimo esercizio.

Oltre che nella Gdo, opera anche, attraverso controllate, nel food service, rifornendo il canale Horeca, compresa la ristorazione collettiva e nel business dei carburanti, del gas naturale e dell’energia verde.

Il deal ha un precedente, in quanto le due aziende si sono alleate, nel 2012, per investire nella società mista Roecol, anch’essa specializzata nel pane e nei suoi sostitutivi.

Non solo. Come riporta una nota, il pane è da sempre molto importante per gruppo Coluyt, tanto che, circa cento anni fa, il fondatore, Franz Colruyt, ai tempi grossista alimentare, si preoccupava già di consegnarlo ogni giorno ai propri clienti.

La nuova divisione Fine food continuerà anche l’attività B2B, rifornendo scuole, grossisti e altri distributori di pane e dolci, sia belgi, sia esteri.

Non è tutto: Colruyt, che per la matrice familiare, le dimensioni finanziarie e l’approccio ai freschi, ricorda molto Esselunga, opera già nella macellazione, nella produzione di salumi e gastronomia, nell’imbottigliamento vinicolo e nella stagionatura dei formaggi.

Infine, va detto che, per i Belgi, il pane è molto più importante che per gli italiani: il consumo annuo pro capite è, secondo le fonti locali, di circa 53 chilogrammi. Una ricerca di Italmopa spiega che la nostra Penisola viaggia sui 41 kg e la Francia sui 44, mentre le nazioni più forti sono la Romania, con 88 kg e la Germania, con 80 chili.