di Luca Salomone

Aldi alla conquista degli Stati Uniti, dove ha stipulato un accordo definitivo per acquisire 400 supermercati, Winn-Dixie e Harveys da Southeastern grocers, gruppo che ha in corso altre cessioni a a soggetti come Walgreens, che rileverà molti asset: corner e farmacie interne di prodotti per la salute e il benessere.

Un programma capillare

In questo modo il colosso tedesco – in questo caso il ramo Sud, presente anche in Italia - punta ai 2.400 punti vendita sul suolo americano, compresi i 120 opening programmati entro dicembre 2023.

La transazione, di cui non è stato comunicato il valore, interviene sugli Stati sudorientali: Alabama Florida, Georgia, Louisiana e Mississippi.

Aldi è entrato negli Usa proprio a partire dal Southeast a metà degli anni Novanta e da allora ha investito, in questa regione, 2,5 miliardi di dollari.

In tempi recenti il discounter ha approfondito il proprio peso, aprendo un nuovo centro di distribuzione a Loxley, in Alabama, per supportare i nuovi negozi, tra cui 20 da inaugurare quest’anno.

Fatturati allo specchio

Le due insegne di Southeastern Grocers non verranno cambiate - se non in parte e con un programma che è ancora in fase di studio -, in quanto il gruppo americano opera da circa un secolo e i suoi marchi sono ben impressi nella mente dei consumatori.

SG, con sede centrale a Jacksonville (Florida) è stato fondato, con l’attuale struttura, nel 2013 dal private equity Lone Star che ha creato la newco Bi-Lo holdings. Ha un totale di circa 600 punti vendita, 40 mila addetti e un fatturato di 9 miliardi di dollari.

Aldi, sommando i due rami Sud e Nord, ha generato, nel 2021 (secondo Statista), vendite nette per 134 miliardi di dollari, destinati a salire a 143 nel 2022 per arrivare agli oltre 170 miliardi del 2026.

Deloitte, sulla base dell’esercizio 2021, classifica il gruppo al nono posto fra i retailer mondiali e al secondo in Europa, dopo Schwarz (Lidl e Kaufland).