di Luca Salomone

Vi ricordate di Hig Capital, l’investitore Usa, con base in Florida, che sta scalando le classifiche del nostro canale drug e compiendo molteplici incursioni in altri comparti, dalla meccanica (Berardi Bullonerie), ai dispositivi diagnosti (Polygon), per arrivare alla sicurezza informatica dove ha rilevato quattro società tramite la controllata Dgs?

Sotto la lente dell'Antitrust

Ebbene Hig, come molti rammenteranno, ha portato a termine l’acquisto, in due tranches (autunno 2021 e novembre 2022), di Acqua&Sapone e, sempre lo scorso anno, anche di Quattro, società sarda che controlla a sua volta circa 50 punti vendita Saponi&Profumi e un negozio Je suis profumerie.

Queste operazioni, condotte dal veicolo Bubbles Bidco hanno attirato, in ottobre, l’interesse dell’Agcm che ha avviato un’istruttoria sulle eventuali sovrapposizioni che si sarebbero potute creare, fra Acqua&Sapone e Saponi e profumi, sullo scacchiere isolano, determinando, in alcune aree, problemi di posizione dominante.

L’inchiesta, condotta con la piena collaborazione di Bubbles, ma anche dei concorrenti diretti (Risparmio Casa e Gruppo Maurys), oltre che della Gdo, si avvia alla conclusione, come si legge nel Bollettino Agcm del 27 dicembre scorso.

Quindici cessioni previste

“In base ai dati forniti da Bubbles, in sede di notifica sono stati individuati 35 mercati locali della vendita al dettaglio di prodotti home e personal care nei quali l’operazione in esame determina sovrapposizioni orizzontali – riporta l’Antitrust -. Le cessioni proposte da Bubbles, consentendo il rafforzamento, o l’ingresso di un operatore specializzato nella vendita di prodotti home e personal care, risultano idonee a risolvere le preoccupazioni concorrenziali nei 15 mercati locali individuati in fase istruttoria, neutralizzando l’impatto pregiudizievole per i consumatori finali, che sarebbe altrimenti derivato”.

L’autorità di vigilanza, insomma, a fronte della cessione di una quindicina di punti vendita isolani, si dice soddisfatta e indica, come acquirenti di elezione “primari operatori del settore attivi a livello nazionale e, in ogni caso, già presenti nella vendita al dettaglio di prodotti per la pulizia della casa e la cura della persona, nella prospettiva di gestire i negozi oggetto di dismissione secondo il modello del drugstore”.

Gli acquisti proseguono

Non è finita. Hig non ha perso il suo mordente e, come si evince da un avviso al mercato della stessa Antitrust, diffuso a fine dicembre, ha rilevato anche Pinalli, tramite la società veicolo Indie 1 di Milano. L’operazione comunicata consiste nell’acquisto del controllo esclusivo indiretto delle società a responsabilità limitata Pinalli, Retail Evolution, HQ Solution e Peb da LL Pinalli investment.

Gruppo Pinalli, che è composto anche da altre imprese, vuol dire, soprattutto commercio di profumi e cosmetici di lusso, tramite 75 Profumerie Pinalli dislocate nelle regioni del Nord e del Centro Italia.

Il fatturato consolidato dell’acquisita era, nel 2021, di 98 milioni di euro, in crescita del 18% del 2020, l’anno più nero del Covid. Ma, nel 2017, il marchio aveva incassi di 55 milioni e dunque la crescita è strutturale, ossia indipendente dalle distorsioni pandemiche.

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