Chiude il terzo trimestre fiscale – gennaio marzo - con un utile per azione sotto le aspettative il colosso americano Procter & Gamble, ossia a 0,88 dollari contro le attese di 0,96 pronosticate dagli analisti finanziari. Regge però il fatturato, che evidenzia 20,6 miliardi di dollari, rispetto a una stima di 20,73, fatturato che comunque è salito sul corrispondente di due punti. In rialzo anche l’utile netto, che passa da 1,9 a 2,5 miliardi di dollari.

Nel secondo trimestre – ottobre-dicembre 2012 - le cose erano andate diversamente, con un balzo dell’utile netto del 100% (4,06 miliardi di dollari), ovvero 1,39 dollari per azione, un dato che, depurato da voci straordinarie, aveva voluto dire 1,22 dollari per azione. L’aumento deciso del margine lordo e dei ricavi, avevano confermato il successo di un lungo percorso di ristrutturazione e razionalizzazione interna.

In effetti i risultati possono anche avere deluso gli analisti, ma la multinazionale rimane solida e ben ancorata ai propri asset, come riportato dal quotidiano “Italia Oggi”, che ha raccolto le dichiarazioni del Ceo, Bob McDonald e del Cfo, Jon Moeller.

Il piano del colosso mondiale del largo consumo è di investire ancora pesantemente sul marketing, nonostante il momento interlocutorio di alcuni mercati, confermando le tendenze precedenti che hanno portato al lancio di una trentina di nuove combinazioni, ossia di mix assortimentali per Paese.

In questo momento l’interesse della dirigenza concerne soprattutto i detersivi lavatrice predosati, i cibi per animali, la rasatura maschile e la cura della persona.

Fra i successi degli ultimi 4 anni va ricordata soprattutto la marcia trionfale dei dentifrici. Qui P&G è entrata in 40 mercati e ha parallelamente rafforzato la propria presenza in bacini in cui era già attiva, come Francia e Australia.

Se il fatturato di Procter oggi ammonta a quasi 84 miliardi di dollari, ottenuti attraverso 300 marchi, il dato che veramente impressiona è quello degli investimenti pubblicitari, 9 miliardi, cifra che supera il 10% delle vendite.