Pane e sostitutivi, un piacere quotidiano fra tradizione e innovazione

Pane e sostitutivi, un piacere quotidiano fra tradizione e innovazione
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Il pane e i suoi sostituti, da sempre associati al concetto di famiglia e di calore domestico, si trasformano in linea con i tempi: le aziende lanciano nuove referenze healthy e pratiche da consumare anche fuori casa.
Nell’anno terminante il 25 maggio 2025, il mercato del pane e dei suoi sostitutivi (dati NIQ totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount) ha sviluppato un fatturato di oltre 1,9 miliardi di euro, in crescita dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Trend positivo anche per le vendite a volume (+0,9%), per un totale di oltre 400 milioni di chilogrammi venduti, e in termini di confezioni (+1,7%). Il prezzo medio al chilo rimane praticamente stabile (+0,4%), attestandosi sui 4,78 euro.
Aree geografiche e canali distributivi
La crescita del fatturato è trasversale a tutte le aree NIQ. In particolare, l’Area 4 – che veicola il 20,4% del giro d’affari – registra la miglior performance a valore (+2,2%), ma la variazione è comunque positiva anche per il resto del Paese: l’Area 1 cresce infatti dell’1,3%, con una sales location a valore del 31,3%, l’Area 2 dello 0,9%, con una sales location del 25,7%, e l’Area 3 dello 0,7%, con una sales location del 22,5%. Anche a volume, la miglior performance si registra in Area 4 (+2%), mentre è pressoché stabile l’Area 3 (-0,1%). Dal canto loro, Area 1 e 2 registrano una lieve crescita dei volumi, rispettivamente pari a +1% e +0,6%. Analizzando i canali, vediamo che la distribuzione moderna genera il 75,5% del fatturato del comparto. Nello specifico, i super hanno la sales location a valore più alta (43,1%), seguiti da iper (22,1%) e liberi servizi (10,3%), mentre i discount rappresentano il 24,5% delle vendite. I liberi servizi sono il solo canale a registrare un calo di fatturato (-1,7%), mentre i supermercati, con 158,1 milioni di chili, costituiscono il canale principale anche in termini di volumi.
Andamento dei segmenti
"Quello del pane e dei suoi sostitutivi è un mercato molto frammentato – spiega Benedetta Ballabio di NIQ –: il numero dei segmenti ammonta infatti a 15, ma i primi 5 rappresentano il 66,9% del totale fatturato. Questi sono: panetti croccanti (quota a valore del 16,8%), crackers (14,4%), pane bauletto (13,7%), panini (11,6%) e grissini (10,4%). Panetti croccanti e crackers sono i due segmenti che contribuiscono maggiormente alla crescita del fatturato della categoria, registrando un trend positivo rispettivamente del 7,1% e del 4,1%. Sempre in termini di valore, questi due segmenti evidenziano un aumento di punti quota (panetti croccanti +0,9 e crackers +0,4), a scapito di categorie come pane bauletto (-0,9), panini (-0,2) e grissini (-0,2). Anche a volume i panetti croccanti e i crackers sono tra i prodotti che registrano le performance migliori. A livello di referenziamento, si registra una crescita della categoria del 2,7%, raggiungendo un numero medio di 97,9 referenze per punto vendita". In particolare, i panetti croccanti arrivano a 20,8 referenze (+6,7%), i crackers a 15,8 (+0,7%), i pani bauletto a 9,4 referenze (+2,1%), i panini a 11,8 (+4,2%) e, infine, i grissini a 12,6 referenze (+0,7%).