Piatti pronti: sperimentazione e praticità al centro

Piatti pronti: sperimentazione e praticità al centro
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Il mercato dei piatti pronti si rivela molto dinamico, spinto dalla curiosità dei consumatori verso sapori nuovi. Non manca l’attenzione alla naturalità degli ingredienti, alla qualità e alla sostenibilità del packaging e dei processi produttivi.
Nell’anno terminante il 25 maggio 2025, il mercato dei piatti pronti uht raggiunge un giro d’affari di 328,2 milioni di euro a totale Italia, in crescita del 10,4% sull’anno precedente. Positivi anche i volumi, con un incremento del 6,9% nelle vendite a confezione, per un totale di 193,1 milioni di confezioni commercializzate (dati NIQ, Iper+Super+Superettes+Discount).
Aree geografiche e canali distributivi
A livello geografico, un terzo della crescita è trainato dal Nord-Ovest, che rappresenta il 34,9% del mercato e incrementa del 10,1% a valore e del 6,3% a confezione, seguito dal Nord-Est che veicola il 25,8% delle vendite e registra +9,2% a valore e +4,8% a confezione. "Seguono, con un contributo simile alla performance, il Centro e il Sud – condivide Matilde Ciroldi di NIQ – che rappresentano rispettivamente il 22% e il 17,3% del fatturato totale. Tra i format distributivi, molto rilevante è il ruolo dei supermercati che, da soli, hanno un peso del 40,4% sul fatturato totale: nell’ultimo anno, questo format supera i 132 milioni di euro, con un andamento del +11,2% a valore e del +6,3% a confezione. All’interno della distribuzione moderna, restano comunque rilevanti anche gli ipermercati (+9,6% a val. e +3% a conf.), che detengono un peso del 24,1% del mercato. Molto significativo è anche il contributo del discount, canale con un peso analogo a quello degli ipermercati (26%) e un incremento del 10,7% a valore e dell’11,1% a confezione".
Andamento dei segmenti
All’interno dei piatti pronti uht, tra i macro-segmenti il maggior contributo è veicolato dagli altri piatti pronti – un mercato da 74 milioni di euro – che nell’ultimo anno crescono del 20,1% a valore e del 12,2% a confezione grazie al sottosegmento antipasti e insalate, che rappresenta quasi il 17% del venduto. "Tra i driver che hanno determinato la spinta al fatturato di questo segmento (+30,4%) – prosegue Matilde Ciroldi – vi è, non solo l’incremento del prezzo medio a totale Italia (+10,6%, in media 11,76 €/kg), ma anche l’incremento della pressione promozionale, che raggiunge il 28,1% a totale Italia, in forte crescita in tutti i canali della distribuzione moderna. Oltre alle leve prezzo e promozioni, dietro all’incremento di antipasti e insalate vi è anche l’aumento dell’offerta, ossia del numero medio di referenze vendute per punto vendita (4,1 a totale Italia, +0,6 punti), specialmente negli ipermercati ma anche nei supermercati. Il secondo segmento per contributo alla performance è quello dei primi piatti (+6,3% a val. e +5,5% a conf.), che nell’ultimo anno raggiunge un fatturato di quasi 210 milioni di euro, soprattutto grazie alle specialità estere (+7,3% a val. e +7,4% a conf.), a dimostrazione che i prodotti internazionali ed etnici rappresentano non più una tendenza, ma una nuova abitudine alimentare dei consumatori italiani".
Questo segmento detiene, infatti, un peso del 28,5% sul fatturato totale dei piatti pronti uht e sta guadagnando importanza anche in termini di peso a volume. Tra i driver della performance, si osserva un incremento della pressione promozionale, pur restando ampiamente sotto la media del mercato, e l’ampliamento del numero medio di referenze vendute nei principali canali (a totale Italia, 10 referenze vendute inmedia per punto vendita, pari a +1 punto sull’anno precedente), osservato in primis negli ipermercati (+4,5 punti); supermercati e discount incrementano l’offerta a un ritmo simile pari a +1,4 punti per entrambi i canali.
"Sempre nel macro-segmento dei primi piatti – conclude Matilde Ciroldi – è rilevante anche il contributo del segmento dei risotti pronti (+10,4% a val. e +9,8% a conf.), che rappresenta il 18,7% del mercato e che nell’ultimo anno evidenzia un aumento nel numero medio di referenze vendute; la pressione promozionale, invece, risulta in calo (18,6% a totale Italia, -3,4 punti). Infine, il macro-segmento dei contorni, che veicola l’11% del fatturato totale, registra una performance del +18,2% a valore e del +10,1% in confezioni, per effetto di un aumento del prezzo medio, pari a 6,82 €/kg a totale Italia, +6,3%). Seppure rappresenti ancora un macro-segmento minoritario all’interno del comparto, con una quota del 2,5% a totale Italia e un valore pari a 8 milioni di euro, il mondo dei piatti pronti sostitutivi proteine vegetali vede un aumento del 7,3% a valore e dell’8,1% a confezione, grazie all’ampliamento dell’offerta nel segmento dei preparati per piatti pronti".