Si chiama Original Unverpackt, ovvero il supermercato senza imballaggi, quello che aprirà all’inizio dell’estate a Berlino per iniziativa delle due imprenditrici, Sara Wolf e Milena Glimbovski. E nonostante i tedeschi siano sempre stati degli avanguardisti nell’eliminazione di carte, astucci e avvolgimenti inutili, questa rimane ugualmente la prima esperienza tanto radicale sia per la città, sia per l’intera Germania.

Le due giovani venderanno tutto rigorosamente sfuso, alimentare e non alimentare: yogurt, latte, birra, ma anche shampoo e detersivo. Il consumatore dovrà portarsi il packaging da casa, compreso il sacchetto della spesa, a meno di non volerne acquistare in loco uno in materiale rigorosamente riciclato. La freschezza dei prodotti sarà assicurata da un impianto altamente tecnologico di silos e banchi, in grado di mantenere la giusta temperatura delle varie merci.

Evidentemente, una volta ammortizzati i beni strumentali, per il consumatore il disturbo di viaggiare carico di scatolette e bottiglie vuote per non arrivare disarmato nel punto di vendita, verrà compensata dagli sconti che si potranno applicare abbattendo le confezioni inutili, e stivando maggiormente la superficie di vendita. Con il corollario, del tutto morale ma autogratificante, di dire no allo spreco e all’inquinamento.

Per incominciare questa avventura Wolf e Glimbovski hanno dovuto ovviamente fare ricorso a un finanziamento, tramite la moderna formula del crowdfunding, ossia una raccolta di fondi presso privati cittadini desiderosi di investire in iniziative di successo. La somma da raccogliere, presso il sito specializzato Startnext, è di 45.000 euro, neppure tanti per un supermercato.

Per il momento Wolf e Glimbovski si limitano a postare su Facebook, descrivendo i propri obiettivi, rispondendo ai fan e assicurando che saranno impegnate in prima persona anche sul versante dei controlli qualità.

 

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