E non è finita qui. Dalla Spagna il re dei wholsale club si prepara a invadere la Francia, dove ha pianificato ben 15 aperture, di cui la prima nella zona parigina, a Villebon sur Yvette, anche se molto dipende dal braccio di ferro con la terribile Cdac, la commissione per le autorizzazioni commerciali. Infatti nell’Esagono il piano industriale non prevede tempi brevi: si parla di un decennio.

Siviglia, per la quale si prevede una rapida moltiplicazione per tre dei clienti, fino a 30.000 soggetti, non resterà a lungo il solo avamposto iberico. Gli americani stanno già lavorando nella capitale Madrid e su altre location strategiche.

 

E l'Italia? Per ora non ne parla nessuno e non sembra nelle previsioni del gigante a stelle e strisce.

 

La vera rivoluzione è la formula, assente nell’Europa Continentale. Si tratta di un cash & carry al dettaglio, o se si preferisce di un iper all’ingrosso, riservato ai soli tesserati, con prezzi molto competitivi, assortimento essenziale ma completo con forte presenza del marchio privato, distribuito su una superficie molto ampia: 13.750 m2 nella città spagnola. Il tutto con un servizio impeccabile erogato, sempre a Siviglia, da 250 addetti, che diventeranno 1000 con l’indotto.

La convenienza – 15,99 euro per una torta di 48 porzioni, 6,99 euro per le pizze di formato gigante per 4 commensali – è assicurata da un attento lavoro di scelta dei fornitori, che ovviamente sono per la maggior parte imprese locali.

Costco, attivo già in Gran Bretagna con 25 ipermercati all’ingrosso, è il secondo operatore della gdo Usa, alle spalle di Wal Mart. Quotato al Nasdaq, conta 650 punti di vendita, di cui 462 negli Usa, e un fatturato superiore ai 105 miliardi di dollari. Gli addetti totali, nel mondo, sono 185.200.